mercoledì 6 novembre 2013

Risparmio energetico in casa: consigli pratici




Il settore residenziale assorbe da solo quasi la metà dell’intero consumo energetico europeo ed è responsabile, ogni anno, del 36% delle emissioni di CO2del Vecchio Continente. Eppure, sono molti gli accorgimenti che è possibile adottare per ridurre i consumi in casa, a cominciare da interventi a basso costo che consentono di migliorare l’isolamento termico dell’edificio. Tende e veneziane, ad esempio, permettono di limitare l’esposizione al sole delle finestre, riducendo il ricorso all’aria condizionata nei mesi estivi.
Sempre per quanto riguarda le finestre, la soluzione ottimale sarebbe quella di installare infissi realizzati in materiali isolanti come legno e PVC, da abbinare a vetri doppi o tripli, ma anche se non è possibile procede alla sostituzione, si possono ottenere dei buoni risultati anche solo riducendo la presenza di “spifferi”, attraverso guarnizioni, manicotti e tendaggi (un consiglio valido anche per le porte che danno verso l’esterno). 
A proposito di climatizzazione, poi, è importante adottare alcuni accorgimenti nella gestione dell’aria condizionata, a cominciare dalla temperatura a cui si regola il termostato: mai scendere più di 5 o 6 gradi al di sotto di quella esterna. Anche una corretta manutenzione dei condizionatori, insieme al semplice accorgimento di tenere porte e finestre rigorosamente chiuse quando l’aria condizionata è in funzione, aiuta a ridurre i consumi. In qualche caso, inoltre, può essere sufficiente utilizzare un deumidificatore per ridurre il gradi di umidità presente nell’aria e dunque la sensazione di calore percepito. Una buona ventilazione naturale nelle ore serali e notturne, infine, può permettere migliorare ulteriormente (e a costo zero) il comfort della casa.
D’inverno, invece, no a temperature “africane”: per legge, gli ambienti interni non dovrebbero essere più caldi di 20-22 gradi Centigradi. Abbassare la temperatura di un solo grado, inoltre, permette di ridurre i consumi legati al riscaldamento del 6%. 
In tutti gli ambienti della casa, inoltre, vale sempre la vecchia regola di spegnere le luci quando non sono necessarie, una raccomandazione che, in tempi di uso massiccio di gadget tecnologici, vale anche per tutti gli elettrodomestici e gli altri dispositivi elettrici, dal computer ai videogiochi, dagli apparecchi televisivi a modem e router.
Fondamentale, inoltre, che tutti i punti luce dell’abitazione siano equipaggiati conlampadine a basso consumo, come quelle a fluorescenza o a LED. In questo caso, il risparmio rispetto alle tradizionali lampadine alogene arriva anche all’80-90%, mentre la durata può superare le 50.000 ore di utilizzo. A differenza delle lampade a filamento, inoltre, i LED sono particolarmente resistenti e si degradano lentamente, riducendo la propria funzionalità in modo progressivo (in altri termini, non si fulminano). 
Un altro accorgimento di carattere generale riguarda i dispositivi elettronici inmodalità di stand-by e i trasformatori: evitare di lasciare televisori, monitor e decoder in preaccensione, nonché staccare dalla presa di corrente caricabatterie e trasformatori inutilizzati può servire per ridurre ulteriormente i consumi, anche se le stime sul risparmio energetico ottenuto in questo modo sono controverse.
Un discorso a parte meritano poi gli elettrodomestici: scegliere dei modelli in alta classe di efficienza energetica aiuta di certo, ma non è sufficiente. Sui consumi, infatti, incide molto l’uso che delle varie apparecchiature si fa ogni giorno. Per quanto riguarda il frigorifero, ad esempio, è importante regolarne al meglio la temperatura, alzandola di uno o due gradi nei mesi più freddi. Evitare di riempirlo eccessivamente e di aprirlo troppo spesso sono altri accorgimenti che permettono di limitare il consumo di energia.
Scongiurare sprechi con la lavatrice, invece, è possibile utilizzando l’elettrodomestico sempre a pieno carico, effettuando i lavaggi a freddo e riducendo l’intensità delle centrifuga.